Rock'n'Blog Riccardo Scandellari

Recensione libro: Rock’n’Blog di Riccardo Scandellari

Sono tanti i libri sulla comunicazione digitale che sono stati iscritti, molti ti insegnano come usare un media online seguendo delle tecniche dichiarate infallibili per aumentare la propria audience. Perché alla fin fine chi tesse i fili della comunicazione vuole arrivare a quante più persone possibili per trasformare il messaggio in vendite.

Ma finalmente non è questo il caso. Riccardo Scandellari in Rock’n’Blog ci vuole convincere perché non possiamo fare a meno di essere un brand. Il suo è un manuale per creare un’immagine di noi stessi coerente, efficace, costante che usi il digitale per creare opportunità di business.

Dal coinvolgimento, alla persuasione, passando per i tipi di contenuti e alcune strategie su come relazionarsi con i propri contatti, il libro di Riccardo Scandellari è la lettura che dovremmo fare prima di aprire il nostro profilo social per condividere le nostre esperienze lavorative e cercare un posizionamento sul mercato. Per diventare una rockstar del web.

Credo in effetti che il mestiere del comunicatore digitale si possa sintetizzare così: osservare e porsi le giuste domande.

Ecco i tre aspetti che mi hanno colpito maggiormente durante la lettura del libro.

Più di una guida

In Rock’n’Blog non troveremo guide su come si fa un post su Facebook, su come dovrebbe essere il nostro video su YouTube o gli hashtag che dovremmo usare su Twitter. Certo, perché è necessario prima definire i nostri obiettivi e la strategia per raggiungerli che avrà solo dopo una ricaduta su quali media digitali adotteremo e come li useremo.

Tutto parte da noi

Se vogliamo infondere fiducia, trasmettere il nostro valore aggiunto che ci differenzia dai competitor, creare un rapporto duraturo e proficuo, dobbiamo lavorare prima di tutto su noi stessi trovando la giusta disciplina nella produzione dei contenuti, evitando le frustrazioni, adottando un atteggiamento costruttivo. Se non siamo onesti con noi stessi, non potremmo mai esserlo con gli altri.

Un pizzico di lean

Si trovano qua e là alcuni concetti cari al lean startup a dimostrazione che non si tratta soltanto di un movimento ad appannaggio delle startup innovativa, ma è un mindset che si può applicare in qualunque ambito. Per esempio vengono citate le metriche della vanità e il ciclo Crea-Misura-Perfeziona proposto da Scandellari non è altro che lo stesso Creazione-Misurazione-Apprendimento di Eric Ries.

Scritto da
Damiano Congedo
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commenti
  • Ciao Damiano, sono in procinto di leggere questo libro e così cercando online qualche recensione mi sono imbattuto sul tuo blog. Grazie per aver condiviso la tua esperienza, stimo molto Scandellari anche se non ho mai avuto l’occasione di leggere un suo libro ma rimedierò 🙂

Damiano Congedo