Creare leader ovunque. Questa è la missione di un vero leader che attraverso i suoi atteggiamenti, le sue parole, non deve solo ispirare e motivare i propri dipendenti, ma deve trasmettergli come essere un leader.
Con il suo libro Kevin Murray riesce a raccontare il dietro le quinte di decine di grandissimi leader del nostro tempo, partendo da alcune premesse storiche come l’età Napoleonica, mostrandoci come tutte le scelte siano studiate prima di essere attuate.
Sono 12 i principi della comunicazione dirigenziale, in uno mondo sempre più iperconnesso grazie ai nuovi media, che dà ancora più valore al primo assioma della comunicazione umana: non si può non comunicare. E nemmeno i dirigenti e i manager ne sono esonerati.
I leader devono concepire strategie non soltanto abili e rigorose sotto il profilo intellettuale, ma anche valide a livello emotivo. La comunicazione emozionale è il punto di contatto fra il business plan e il comportamento delle persone.
Ecco i tre aspetti che mi hanno colpito maggiormente durante la lettura del libro.
È la voce dei manager
Perché se è vero che il narratore è Kevin Murray, le storie sono quelle di decine di manager di alto profilo del nostro tempo sia del settore privato che di quello pubblico che si raccontano. La bellezza sta nel come mettono a nudo la propria esperienza in situazioni di crisi, come hanno coinvolto i loro dipendenti o ispirato l’audience che li ascoltava e tanti altri aneddoti.
Essere un leader
Scorrendo i 12 principi della comunicazione dirigenziale e imbattendomi nelle storie proposte, alcune delle situazioni (talvolta in piccolo!), le ho affrontate sia in qualità di responsabile di un gruppo di lavoro o di una startup, sia come dipendente. Ho iniziato dunque un lavoro introspettivo per capire se le mie decisioni e i miei atteggiamenti sono stati da leader e lo stesso lavoro l’ho proiettato su chi si sarebbe dovuto rapportare con me da leader.
Miglioramento continuo
È incredibile come tutti i dirigenti intervistati si siano dati dei voti molto modesti come leader e avessero come obiettivo un continuo miglioramento, soprattutto sotto il profilo della comunicazione. Questa è la chiave per essere un vero leader, un miglioramento continuo che non lascia nulla al caso e questo libro offre una guida per farlo.