Leggere le storie di esempi positivi è stimolante e illuminante. In questo contesto inserisco Emanuela Zaccone, co-founder di TOK.tv insieme a Fabrizio Capobianco, e il suo libro #DigitalEntrepreneur.
Al primo impatto ero convinto che per chi come me è oltre un decennio che lavora nel campo digitale e si è già scontrato con le difficoltà nell’avviamento di imprese digitali gli argomenti trattati nel libro fossero già stati toccati con mano durante la propria vita professionale.
In realtà andando avanti con la lettura ho trovi molti spunti di riflessione e approfondimento che ne hanno reso un testo assolutamente interessante sia per chi si sta affacciando al mondo digitale e startup, e ne vuole capire di più, sia per chi c’è già dentro fino al collo e vuole lasciarsi ispirare migliorando.
La vera sfida di ogni entrepreneur non è mettere in piedi un business – per parafrasare Edison, il genio è 20% intuizione, 80% sudorazione -, ma gestirlo, organizzarlo, strutturarlo per risolvere quel problema specifico che cambierà il mondo.
Ecco i tre aspetti che mi hanno colpito maggiormente durante la lettura del libro.
Indice dei contenuti
La figura dell’entrepreneur
Quali sono le competenze e i valori che hanno in comune gli entrepreneur, coloro che si prendono la responsabilità di assumersi il rischio di azienda con l’obiettivo di cambiare il mondo.
Il fallimento
Un tema che per me è sempre molto caro e di come debba essere visto positivamente perché solo chi prova, fallisce e si fallisce per una disparata serie di motivi.
Il personal branding
Troppo sottovalutato, ma soprattutto in un mondo iperconnesso e decisamente in tempo reale diventa necessario per vendere prima di tutto se stessi e di conseguenza la propria azienda.
Il tutto viene condito con una lunga serie di interventi di figure di rilievo dell’ecosistema startup che contribuiscono con le loro storie a raccontare un’Italia che può farcela e che fa scattare al lettore la voglia di esserne parte.