Nell’ambito del laboratorio di giornalismo online del corso di Scienze della Comunicazione di Cagliari, per il quale ho tenuto anche un seminario sugli RSS, assieme agli utenti abbiamo condotto un’analisi sulla scrittura nel web.
L’analisi è stata impostata su due livelli. Nel primo gli studenti hanno steso un report su alcuni siti informativi o testate giornalistiche nate e sviluppate nel web, quindi escluse quelle che avessero anche un’edizione cartacea. Nel secondo livello di analisi sono stati messi in risalto i punti comuni tra i vari siti nelle modalità di scrittura crossmediale e di utilizzo degli interactive media.
Ciò che è emerso è decisamente interassante, considerando che è stato anche una ricerca altamente scientifica di ricerca e analisi, come forse in nessun altro caso è stata condotta.
Da questa analisi abbiamo potuto così mettere su carta le prime linee guida “Scrivere per il Web”
Le linee guida sono divise in dieci paragrafi che comprendono il linguaggio, l’uso dei colori, i link, le immagini, ma anche TAG e usability tutto arricchito da preziosi esempi estrapolati proprio dai siti analizzati.
Sono convito che questo documento sia un ottimo punto di partenza per tutti i blogger e non solo che vogliono affacciarsi nella Rete con una qualità di scrittura più attenta a quelli che sono gli standard del web.
Un ringraziamento particolare alla dottoressa Gola coordinatrice del corso di Scienze della Comunicazione, a tutti gli studenti che hanno partecipato a questo lavoro e ai siti che sono stati analizzati perché senza di loro non sarebbe stato possibile 😀
Buona lettura, buon studio e fateci sapere cosa ne pensate (anche gli studenti vorranno sapere se ne è valsa la pena ;))
Avete dimenticato una regoletta: non si sottolineano le frasi a meno che non sia un link 😉
Ho letto tutto il PDF.
E’ molto interessante.
Una cosa di cui sto cercando informazioni in questi giorni, è la lunghezza giusta per un articolo.
Sul PDF c’è scritto che un articolo per il web non deve essere più lungo di 200-250 parole. Questa lunghezza và benissimo per il lettore, ma se vuoi posizionarti bene nei motori di ricerca non và più bene.
Io ultimamente ho fatto un test:
Ho pubblicato articoli di 1000-1500 parole che nel giro di 2 settimane sono nella prima pagina di google per keyword molto ricercate.
Secondo me se avessi fatto questi articoli lunghi solamente 200 parole, sono quasi sicuro che la prima pagina me la sarei sognata!
Ci sono decine e decine se non centinaia di blog che hanno pubblicato per esempio un articolo su come scaricare musica da youtube.
Se avrei fatto un articolo intitolato in questo modo di solamente 200 parole, data la concorrenza enorme, la prima pagina non l’avrei mai raggiunta.
Ciao Andrea, grazie mille per la risposta. Effettivamente io la penso come te. Se ragioniamo da motori di ricerca sicuramente un testo di 1000-1500 parole è l’ideale, sia perché genera un sacco di chiavi raggiungibili, sia perché dà un valore tangibile al MR che è un contenuto originale. Infatti se noti tutti i siti per l’article marketing chiedono recensioni di almeno 2000-2500 caratteri, siamo lì insomma.
Però dal punto di vista di una testata giornalistica, quindi come utente e giornalista, a volte può bastare molto meno, quindi 200-250 parole. Penso che sia più legato ad un fattore di brand. Nella lista trovi molti siti che hanno un brand forte online e pur scrivendo articoli corti riescono a essere primi per molte chiavi di ricerca. E questo vale anche per altri siti che non sono stati analizzati.
Diciamo che in definitiva potremmo vederla così: se hai un brand debole bisogna puntare a una scrittura esaustiva molto originale, se hai un brand forte puoi limitarti alle linee guida per essere considerato anche dai MR.
Che ne pensi? 😉