Questo mese è nato un nuovo magazine digitale dedicato all’innovazione e le startup. È un magazine che vuole raccontare le storie della mia terra, della Sardegna. Si chiama “L’Innovatore Sardo” e sono il suo Direttore.
Questo è l’editoriale di apertura del numero 00 che potete già trovare disponibile online e gratuitamente.
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Un popolo di santi, poeti e navigatori. Così ha descritto il popolo italiano lo scrittore Ennio Flaiano in una delle sue più celebri riflessioni letterarie. Un popolo di ricercatori, di inventori e di innovatori. Così vogliamo descrivere il popolo sardo dalle pagine di questo nuovo magazine. Sono numerosi gli esempi dalla diffusione di Internet che hanno rivelato questa nostra identità: la nascita della webmail sviluppata dal ricercatore Luca Manunza; il lancio di Video Online, uno dei primi fornitori di servizi digitali, a opera di Nicola Grauso. E se in questi due casi è stato forte il rapporto con il CRS4, una pietra miliare della ricerca internazionale, lo stesso però non si può dire per Renato Soru e la sua Tiscali, un vero capolavoro imprenditoriale privato.
L’innovatore sardo. Non è un caso che abbiamo scelto un nome che da subito desse una forte connotazione territoriale a ciò che vogliamo raccontare. Perché la storia di innovazione della nostra Isola non si è fermata agli albori dell’era digitale con i successi appena citati, ma è andata avanti ritagliandoci un ruolo da protagonista in questa nuova rivoluzione industriale. Le nostre eccellenze di ricerca e imprenditorialità varcano i confini territoriali, diventano veri e propri casi di successo e riconoscimento internazionale. E in un momento in cui la ripresa economica stenta a decollare, dobbiamo ripartire da qui, da queste storie che ci rendono orgogliosi di essere sardi e che ci danno coscienza ogni giorno, passo dopo passo, di ciò che abbiamo sempre fatto: innovare.
Dreaming Sardinia. Per quanto il fascino del “sognando California” sia inarrestabile per chi vive di innovazione, abbiamo il dovere di non dimenticarci che una nuova Valley è possibile. Anche qui. Basta non avere la presunzione di replicare il modello della Silicon, ma di valorizzare le unicità che rendono speciale la nostra terra. Forse troppo spesso ci dimentichiamo che la Sardegna è la seconda regione italiana per investimenti in startup da parte dei venture capital: ben 36 milioni di euro, il 20% del totale italiano, dal 2013 al 2015, dietro solo alla Lombardia. Forse troppo spesso ci dimentichiamo che la Sardegna è la seconda regione italiana per numero di startup innovative in rapporto al totale delle imprese costituite: il 5% nel 2016, dietro solo al Trentino. Forse troppo spesso ci dimentichiamo che la Sardegna ha destinato decine di milioni di finanziamenti pubblici per la creazione, nascita e sviluppo di nuove imprese innovative e non.
Lasciatemi innovare. Non sono Toto Cutugno, non so suonare nemmeno la chitarra – o forse ci sarebbe stata meglio una launeddas -, ma per lo meno concedetemi di urlare dalle pagine di questo magazine un inno all’innovazione. Perché che lo ricordiate o no, è una delle cose che qui in Sardegna sappiamo fare meglio. A noi resta il compito di raccontarvi le storie di chi lo sta già facendo, delle aziende che stanno raggiungendo importanti traguardi a livello mondiale. Questo affinché il lettore di oggi diventi la storia di successo di domani.
A nome di tutta la redazione de L’Innovatore Sardo vi auguro una buona lettura.