L’importanza della Long Tail nella SEO

Visto che ieri ho parlato di SEO Power e visto che in questi ultimi due mesi mi sono occupato più di SEO che di altro, ho deciso di ragionare con voi su un argomento molto importante per chi vuole posizionare un sito su Google.

In questi ultimi due mesi, dicevo, ho lavorato su un sito di un cliente che mi aveva chiesto di portarlo più in alto possibile per due chiavi a tema turistico piuttosto competitive. Non vi dico le due chiavi, non ha importanza in questa sede, ma quello che mi interessa è sottolineare che sono chiavi entrambe composte da due parole.

Già partendo da questo elemento abbiamo escluso le chiavi singole, e questo è un notevole passo avanti. Ma anche le chiavi composte da due parole portano dei benifici?

Mi va di citare una frase che ho sentito durante un laboratorio di degustazione di birra artigianale: “un tizio chiede una birra, ma che birra? Birra è un termine generico. Una rossa? Una bionda? Filtrata? Non esiste un unico tipo di birra”.

L’oratore aveva maledettamente ragione. Questo concetto lo si può estendere con un po’ di fantasia anche nella SEO. Se io cerco “informazioni” che informazioni sto cercando? di viaggi? di eventi? per sposarsi in chiesa? E andando sempre più nel dettaglio posso formulare una query sempre più accurata, sempre più vicina ai miei reali interessi, più specifica.

Il più ci sono due ovvie ragioni (a volte che non sembrano tali) per pensare di ottimizzare il nostro sito per una chiave lunga.

  • L’utente si sta evolvendo: tralasciando quelli che bazzicano solo su Facebook e che sanno a malapena dell’esistenza di Google (giuro che ne conosco!), l’utente medio del web ha imparato ad affinare la sua ricerca. Tra tutti i servizi che ha aperti ha capito che deve ottimizzare il tempo e trovare in fretta quello che cerca. Ecco perché le query a più parole stanno aumentando a livello di percentuale e sono certo che distaccheranno nel lungo periodo la quantità di ricerche a chiave singola.
  • Google Suggest: una delle tante novità introdotte da Google nell’ultimo anno. Praticamente è il completamento della query nel mentre che digitiamo nell’apposito campo le prime lettere della nostra ricerca. Anche l’utente più ignorante (nel senso che ignora come funziona un motore di ricerca) dà un bello sguardo alla lista delle chiavi suggerite che sono sempre più specifiche di quello che abbiamo scritto fino a quel momento.

Detto questo ottimizzare per chiavi specifiche aumenta il traffico realmente interessato al vostro sito con più possibilità di conversioni, vendite di prodotti, click, insomma quello che offrite per farvi un po’ di soldini con quel sito. Senza contare che posizionarsi con una chiave lunga è più facile.

Ora ti dico una cosa, se vuoi provare a posizionarti su Google, prova a vedere il servizio che offro e dopo ti convincerai di quanto ho detto 😉

Scritto da
Damiano Congedo
Partecipa alla discussione

Damiano Congedo