Una delle difficoltà maggiori per le aziende che operano nel mercato delle criptovalute è di creare una campagna pubblicitaria e aggirare il ban di Facebook.
Infatti da gennaio 2018 non è più possibile creare campagne pubblicitarie su Facebook Ads e dal mese successivo anche su Google Ads dopo un blocco durato da marzo. Una decisione dovuta al crescente numero di casi di SCAM o truffa legati alle criptovalute.
Per questo motivo ho provato per te 7 modi per aggirare il ban di Facebook che però…non funzionano!
Indice dei contenuti
B1TC0IN
Il primo workaround è stato di sostituire alcune lettere con dei numeri. Quindi Bitcoin è diventato B1TC0IN, ma senza successo. Con la stessa logica sarebbe stato possibile cambiare Ethereum in ETH3R3UM e così via.
BTC
Il secondo tentativo è stato di utilizzare le sigle con cui sono conosciute le criptovalute. Quindi Bitcoin nell’annuncio è diventato BTC ed Ethereum è diventato ETH. Ma anche in questo caso un buco nell’acqua.
B.T.C.
Proseguendo sulla strada del tentativo precedente ho provato ad aggiungere dei puntini tra le lettere della sigla. La difficoltà di cercare un workaround è anche quella di mantenere una certa leggibilità del messaggio per l’utente che lo visualizza. Comunque, anche in questo caso l’annuncio è stato bloccato.
Cripto
Visto che la parola criptovaluta viene bloccata durante la fase di creazione dell’annuncio, ho provato a usare solo cripto. Ma senza successo, blocco attivato.
Crittovalute
Se le parole cripto, crypto e derivate vengono bloccate già durante la fase di creazione forse qualcosa cambia inserendo crittovaluta o crittovalute. Bene, questo workaround permette di aggirare solamente il controllo durante la creazione dell’annuncio, ma non viene pubblicato.
Fondatori
Considerando che ormai il target sa che Satoshi Nakamoto e Vitalik Buterin sono rispettivamente il fondatore di bitcoin ed ethereum, ho provato a sostituire il nome della criptovalute con il nome del suo papà. Beh, l’annuncio è andato online, ma per qualche minuto.
Pagina FB
Ho rifatto tutti i workaround precedenti collegando gli annunci a una pagina fan che non avesse riferimenti al mondo delle criptovalute. In particolare non avesse cripto o parole simili nel nome o nello slug. Partita persa.
Beh, almeno leggendo questo articolo ti sei risparmiato del tempo prezioso 😉