In questi giorni è successo quello che probabilmente ogni startupper teme: mi hanno copiato l’idea!
In realtà è nato un competitor diretto di una startup di cui sono socio e fino a oggi non esisteva un competitor che usasse la stessa tecnologia, ma solo tecnologie adiacenti. Qualche anno fa invece successe la stessa cosa con la mia prima startup.
Immagino cosa possa pensare un CEO davanti a una situazione del genere.
Ommioddio! E ora? Tutti quei sedicenti divulgatori dell’innovazione che hanno sempre detto di parlare pubblicamente della mia idea, senza paura. Lo avevo detto io che era meglio far firmare un NDA e tenere il profilo basso per non rischiare che mi copiassero l’idea.
Quando le persone non riescono a innovare, copiano. È una cosa che però non accade solo nel mondo dell’innovazione, puoi vedere cloni in ogni settore. Anzi è proprio una strategia quella di copiare e lo dice Steve Blank, mica io.
Però, ehi, stop! Tranquillo. Non c’è bisogno di chiamare il tuo legale. Ti provo a spiegare perché la nascita di un tuo competitor diretto, di un copycat è una cosa positiva.
Il copycat è un complimento
Un copycat è il miglior complimento che altri founder possano farti. Valida il tuo modello di business e ogni startup ha bisogno di competitor diretti. Altrimenti perché gli investitori ti chiederebbero ogni volta nei pitch di inserire una slide sulla concorrenza?
Il copycat sei tu
Lavoreranno nel tuo stesso mercato, è vero. Inizieranno a far parlare di loro, a far conoscere una soluzione a persone che magari tu non avevi ancora raggiunto. Altri investitori si interesseranno al mercato. Ti aiuteranno a far conoscere il problema che stai risolvendo e innescheranno un buzz virtuoso anche per te!
Impara dal copycat
E infine potrai imparare da loro. Faranno i tuoi stessi errori, quelli che ti hanno portato in una situazione di vantaggio competitivo. Impareranno dai loro stessi errori magari affrontandoli in modo diverso. E se la loro strategia diventasse un’ispirazione per la tua startup?